Luigi Pulci
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==Elementi di laicità== | ==Elementi di laicità== | ||
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+ | Gli aspetti laici più significativi si possono riscontrare in una delle sue opere cavalleresche più importanti, il ''Morgante'' del 1478. | ||
+ | A tal proposito Pulci inserisce nel poema il personaggio di Astarotte, un diavolo teologo che si interessa di scienza. In un episodio all’interno dell’opera divulga estrosamente gli ideali di tolleranza religiosa e di apertura al Nuovo Mondo, si dimostra così,capace di illustrare un ideale anticonformistico. Il discorso che Pulci attribuisce al diavolo presenta dunque una doppia importanza: di documentazione storica sulle conoscenze geografiche del tempo e di presa di posizione ideologica sul problema della salvezza ultraterrena dei popoli che abitano gli Antipodi e ai quali, secondo Astarotte, non è affatto preclusa la via del cielo anche se ignorano la religione cristiana. Non manca però, un tono di velata ironia e un atteggiamento scettico e scanzonato che ha sempre avuto nei confronti della religione. | ||
+ | Per tali motivi nel 1494 Savonarola citò Il ''Morgante'' come esempio di libro scellerato, e nel 1559, in piena età della Controriforma, tutta l'opera poetica fu inclusa nell'Indice dei libri proibiti. Aggiunto a ciò,questo atteggiamento gli comportò un altro contrasto con Matteo Franco, un sacerdote molto influente nella corte medicea, che si concretizzò in una serie di sonetti pungenti, in cui Pulci ironizzò in maniera più esplicita su argomenti teologici di grande rilevanza come l'immortalità dell'anima. Venne perciò accusato di eresia e dovette pubblicare una ritrattazione in terzine: la ''Confessione''. | ||
+ | Nonostante fosse prossimo il suo rientro a Firenze da scrittore pentito, la sua morte improvvisa lo condannò a una fine inaspettata e venne seppellito da eretico. | ||
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